Le ultime dal CISP - Gennaio 2022

Vediamo di fronte a noi un grande potenziale di costruzione di società migliori, ma anche il rischio di rafforzare ingiustizie e diseguaglianze fra società, comunità e individui che abbiano risorse e capacità per adattarsi e società, comunità e individui che questi cambiamenti non potranno che subirli.

Come si colloca l’azione del CISP in questo contesto? Abbiamo pensato di riprendere uno slogan che ci sembra descriva particolarmente bene quello che il CISP è e come cerca intendere la propria identità e modalità di operare. 
Lo slogan è Diritti, Fatti, Persone.​

Il 26 dicembre scorso Carlo Tassara ci ha lasciati. Carlo era un fondatore del CISP. È stato un protagonista della sua ideazione, dalla stesura dell’Atto costitutivo alla scrittura del Primo Statuto che ha portato alla nascita dell’organizzazione il 10 gennaio 1983.

Potremmo andare molto avanti nel raccontare le tantissime cose che Carlo ha fatto nel CISP, ma ci sembra più importante provare a dire quello che di Carlo rimane nell’organizzazione e nel suo modo di vedere il mondo.

Carlo era famoso per il suo rigore professionale e per la sua capacità di analizzare e strutturare i processi. E questo aveva a che fare con l’idea che per occuparsi di sviluppo e pretendere di promuovere il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, le buone intenzioni non sono sufficienti. Serve anche impegno e attenzione alla qualità di quello che facciamo.

Un progetto che porta avanti l'eredità di Paolo Dieci e il suo impegno nel migliorare l'accesso ad un'istruzione di qualità per le ragazze in Etiopia.
Sebbene il tasso di iscrizione alla scuola primaria delle ragazze in Etiopia sia drasticamente migliorato passando dal 21 al 91 percento negli ultimi anni, la maggior parte delle ragazze non può accedere agli studi secondari e terziari a causa della distanza, della sicurezza personale e delle difficoltà economiche.
Il progetto punta a consentire l’accesso all’educazione per le ragazze attraverso borse di studio e altri meccanismi che favoriscono il sostentamento per le loro famiglie. Cerca di migliorare inoltre la qualità dell’educazione garantendo spazi ed equipaggiamenti adeguati.

Il progetto offre sostegno all'alimentazione scolastica nelle scuole materne, elementari e medie, nei centri per bisogni speciali e nelle scuole coraniche. Il progetto copre 83 scuole e raggiunge 40.000 bambini e bambine nelle regioni di Awserd, Boujdour, Layoune, Dakhla dei campi di Rifugiati Sahrawi e nei comuni di Bir Tigsit et Tifariti dei Territori del Sahara Occidentale.

Il progetto contribuisce alla formazione di una cittadinanza responsabile attraverso azioni innovative in campo culturale.  

L'obiettivo è rafforzare  gruppi creativi di giovani, fornendo opportunità culturali e valori sul tema della cittadinanza responsabile, basati su un'effettiva partecipazione sociale e la costruzione di una società civile autonoma e dinamica.